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Reichsführerschule

Documento 2.1

Il trasferimento del Castello di Wewelsburg alle SS

(“Völkischer Beobachter”, edizione A N. 270 del 27 settembre 1934)

Un castello in Vestfalia

 Scuola dei Fuhrer SS

 Il trasferimento del Castello di Wewelsburg al camerata di Partito Himmler

 (relazione originale dal “Völkischer Beobachter”)

da Paderborn, 26 settembre

Oggi il vecchio castello di Wewelsburg, situato in una posizione storica nel vecchio territorio dei Sassoni, è passato alle cure delle SS dello NSDAP e deve servire, in futuro, come Scuola dei Fuhrer delle SS (Reichsführerschule) del Reich. Di conseguenza, al Castello di Wewelsburg, che può vantare un antico e glorioso ruolo nella storia tedesca, è stato inoltre assegnato un luogo di importanza storica nel Terzo Reich. Perché è qui che gli uomini devono essere istruiti in una visione del mondo e nel credo, nonché ricevere l’istruzione fisica, necessari per assumere la carica di Fuhrer delle SS, marcianti in prima fila come esempi e guide del nucleo della nostra sana gioventù tedesca.

Quest’attività prende un posto degno nella storia gloriosa del Castello di Wewelsburg. Fu qui, in questo luogo nel vecchio Impero dei Sassoni, che Widukind sfidò l’imperatore dei Franchi – e potrebbe essere stato qui che i nostri eroici liberatori germanici combatterono una campagna contro la sete di Roma per il potere; in conformità alle tesi avanzata da Köhler, fu solo a pochi chilometri di distanza da Wewelsburg, nella zona di Rüthen, che i Romani stabilirono un campo; e fu da questo campo che partirono le Legioni di Varo, per non farvi più ritorno dalla battaglia della Foresta di Teutoburgo. E a pochi chilometri di distanza si trovano le leggendarie Externsteine con l’Irminsul, mentre in lontananza, la figura di Hermann il Liberatore ci ammonisce dalla montagna di Grotenburg: «l’unità della Germania è la mia forza – la mia forza è il potere della Germania!”

Doc. 2.1. [cliccare per ingrandire]

Fino a poco tempo, il vecchio castello di Wewelsburg è servito come un ostello della gioventù. In seguito a un complesso e arduo lavoro, le parti a rischio crollo del castello sono state completamente ristrutturate in modo che l’intero edificio possa ora essere prelevato dal Reichsführer delle SS, Himmler. Accanto al Reichsführer, l’Obergruppenführer Polizeipräsident Weitzel, il Regierungspräsident Freiherr von Oeynhausen, il Gauarbeitsführer della Westfalia Zimmermann oltre a numerosi altri rappresentanti del movimento e autorità hanno presenziato all’atto cerimoniale.

Nella sala degli antichi cavalieri del castello, che è stata silenziosamente tuttavia eloquentemente testimone di una serie di grandi eventi, Freiherr von Solemacher, il Landrat del distretto di Büren, cui appartiene Wewelsburg, ha consegnato il castello al Reichsführer delle SS. Ha parlato in dettaglio della storia del Castello di Wewelsburg, sottolineando che il nuovo destino del castello rappresentava una degno continuazione di una nobile tradizione. Il Reichsführer Himmler ha espresso sentite parole di ringraziamento e di gioia nel ricevere il Castello come Scuola dei Fuhrer delle SS del Reich. Nel loro lavoro in questo sito storico, i capi delle SS che avrebbero qui ricevuto l’adeguata istruzione sarebbero stati consapevoli della grande responsabilità che avrebbero assunto di fronte alla storia tedesca. Nel suo discorso, il Reichsführer Himmler ha pronunciato parole di particolare elogio alla bellezza naturale del castello e sulla sua felice posizione.

Dopo la cerimonia, i presenti hanno visitato il castello. In una delle sue grandi torri d’angolo è stato arredato, per il Reichsführer Himmler, un appartamento, la cui bellezza sta nella sua semplicità. Mentre gli ospiti stavano visitando il castello, il Gauleiter della Cultura, il camerata di Partito Bartels di Münster, li ha condotti attraverso le volte e la cantina, dove i picconi del Servizio del Lavoro erano riusciti a portare alla luce alcuni reperti storici.

Il Reichsführer, cui è stato dato il modello del vecchio castello scolpito in legno di quercia di quattrocento anni, come regalo simbolico, poi è partito per visitare l’Externsteine, dove si è intrattenuto in questo antico centro culturale dei nostri antenati.