Descrizione
ESAURITO
ARNO BREKER [collana Alpha]
Pagine: 328 – Illustrazioni
ISBN: 978-88-97691-15-0
Dalla quarta di copertina:
L’artista come Artifex, l’artista come Faber, l’artista come creatore, come creatore di vita. Investito di una missione quasi divina, è sotto le sue sapienti mani che la materia si trasforma, che fiorisce, che palpita, che diviene corpo — quel corpo di cui Arno Breker ha celebrato, nelle sue plurime forme, la bellezza.
Artista proteiforme nella vita e in tutti i molteplici aspetti che hanno costituito il suo percorso artistico — come ben testimonia il ricchissimo apparato fotografico di cui il seguente lavoro in parte si compone —, Breker si è sempre e comunque dimostrato legato a un’unica ed esclusiva tematica; quel leitmotiv che lo accompagnerà dalle prime alle ultime opere: vale a dire, il culto della perfezione, della perfezione umana.
Il corpo, dunque. E ogni corpo, com’è ben noto, è dotato di un proprio linguaggio; ed è così che le sue sculture parlano, parlano attraverso le membra possenti, attraverso l’elegante plasticità dei muscoli scanditi nella loro massima tensione, la forza degli sguardi fermi e decisi, le vene in cui pulsa la potenza dell’essere, la morbidezza ubertosa delle linee femminee velate talvolta di onirico. Un mondo reale e allo stesso tempo ideale, dove l’ideale si traspone in una metafisica dell’essenza umana che si fa sempre più ontologica, in quanto progressiva esplicitazione e oggettivazione visibile e tangibile della perfezione, dell’Uomo. È qui che si palesa la genialità brekeriana, quella genialità che ha fatto sì che i due fondamentali materiali che hanno dato vita ai suoi indiscussi capolavori — il marmo e il bronzo —, astrattamente si fondano, divengano un tutt’uno, perché via via che lo scalpello libera la forma celata nel blocco marmoreo, il calore del metallo fuso ne sprigiona la vita; ed è sempre qui che si percepisce la forza creatrice, è qui che essa stessa si disvela, che si palesa, che diviene Verità.
Artista nella totale pienezza del termine, amato e apprezzato dai cultori dell’Arte ideale, Arno Breker ha costantemente e coerentemente svolto il ruolo assegnatogli dalla propria ispirazione e dal mondo — il suo mondo—: quello di celebrare l’Ideale, di celebrare il Bello, di celebrare l’Uomo.
Prefazione di Albert Buesche, dal catalogo originale della mostra all’Orangerie des Tuileres, 1942