Wewelsburg (aggiornamento)

Come ben sapete questa non è una “normale” casa editrice che sforna libri tanto per… Ma il nostro è appunto un viaggio e se vi sono novità inerenti ai libri di nostra produzione ci teniamo a rendervi conto di queste.

Sono passati quattro anni dalla nostra ultima visita a Wewelsburg e dintorni. Che cosa è dunque cambiato? Innanzitutto annoveriamo la creazione di un nuovo museo come ampliamento di quello precedente. Hanno finalmente esposto altro materiale che presupponevamo fosse in loro possesso, anche se non tutto. Il percorso creato è interessante e ben fatto. Il catalogo è da prendere assolutamente. Ma, c’è un ma. La torre Nord prima liberamente visitabile è ora videosorvegliata ed è l’unica zona non fotografabile all’interno, sebbene ci sia ben poco da fotografare giacché tanto la Gruppenführersaal quanto la Gruf (la cripta) sono state letteralmente rovinate. La prima con dei puff e un tavolinetto a coprire il Sole Nero. La seconda con delle “opere d’arte” alternate alle poltrone in pietra ivi presenti. Sicuramente tutto il territorio ha subito un’opera di ripulimento da erbacce liberandolo da quell’aspetto un po’ selvaggio che lo caratterizzava, tant’è che è ora possibile fotografare il Castello da posizioni differenti ottenendo scatti emozionanti. Il “turismo” ha sicuramente incentivato le migliorie così come di contro ha aumentato l’attenzione verso i “turisti”, tant’è che il personale del museo può a discrezione impedire l’ingresso a persone che non sono gradite (suggeriamo quindi un abbigliamento “borghese”). Ogni tanto nel museo vi sono mostre temporanee come quella che si è vista sulla “musica nell’estremismo di destra”, sui cui contenuti stendiamo un velo pietoso. Quindi il nostro suggerimento è di affrettarvi a visitare questo luogo prima che diventi un museo all’aperto con tanto di guardie ad osservare il vostro comportamento.