Descrizione
Anton Drexler
IL MIO RISVEGLIO POLITICO
Dal diario di un operaio tedesco socialista
Pagine: 102
ISBN: 978-88-97691-39-6
«Dato che non riuscivo più a riprender sonno, all’improvviso mi ricordai della sera precedente e anche del libretto che mi aveva dato un operaio. Così, iniziai a leggerlo. Era un breve opuscolo, in cui l’autore – proprio quell’operaio – descriveva come egli era riuscito a uscire dal caos delle frasi fatte marxiste e sindacali per tornare a un pensiero nazionale; da qui anche il titolo: Il mio risveglio politico. Dato che l’avevo iniziato, lessi lo scritto fino alla fine con interesse; in esso si rispecchiava un processo che anch’io avevo sperimentato in prima persona, e in maniera simile, dodici anni prima. Involontariamente, vedevo il mio stesso sviluppo prendere di nuovo vita davanti a me».
Adolf Hitler, Mein Kampf
Correva l’anno 1919 quando il giovane Adolf Hitler, come lui stesso indicherà sei anni dopo nel Mein Kampf, lesse con interesse l’opuscolo datogli da un operaio al termine di una riunione del Partito Tedesco dei Lavoratori che vedeva in Gottfried Feder il conferenziere. Quell’operaio – di cui egli non aveva «neppure compreso bene il nome» – era Anton Drexler.
Feder e Drexler. Due nomi che, seppur trattati dall’ampia storiografia sulla genesi del Nazionalsocialismo, sembrano far soltanto da cornice ad Adolf Hitler. Eppure, due figure così fondamentali per chi voglia davvero conoscere le origini e i susseguenti sviluppi della Weltanschauung nazionalsocialista e sfuggire così dall’imperante analisi anglosassone di un’ideologia basata su una visione da “one-man-show”. Non si può, infatti, desistere dal tracciare quel motivo conduttore d’idee che, sebbene abbia poi manifestato la sua attuazione pratica dal 1933 al 1945 in Germania grazie all’opera politica di Adolf Hitler, presentava già negli anni immediatamente successivi alla Prima guerra mondiale i suoi tratti ideologici salienti. Soltanto così – documentazione alla mano – sarà possibile giungere a una piena comprensione di una storia che non era già scritta negli astri, bensì nelle azioni e nei percorsi di singoli uomini come Feder, Drexler, Eckart, Rosenberg e, ovviamente, nella vita dello stesso futuro Führer.