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La vera data della Stonehenge Tedesca

tratto dal sito ALCHEMICA

Testo raccolto da Stefano Senesi

[ Articolo apparso sul n. 53 della rivista "Mistero" - Roma - ottobre 2004 ]

A Goseck, vicino a Berlino, nella Germania del Nord, è stato scoperto un triplice gigantesco cerchio di pietra strutturato come quello che esiste a Stonehenge in Inghilterra: è ampio 75 metri ed è disposto nell'identico modo consentendo una precisa individuazione del Sole e degli astri. A pochi chilometri di distanza da lì è stato poi dissepolto uno straordinario medaglione che riproduce esattamente le caratteristiche astronomiche del sito di Goseck: ma secondo gli archeologi, mentre per il cerchio di pietra è accettabile una datazione almeno al 5000 prima di Cristo, per il medaglione d'oro invece l'unica data accettabile sarebbe quella del 3500 a.C. ...

di Antonio Busoni



Una ricostruzione di com’era il sito tedesco di Goseck in origine, in una data ancora imprecisata
Tra il 4000 e l’ 8000 prima di Cristo

Malgrado certe fantasiose "datazioni storiche" inventate di sana pianta circa un secolo fa da alcuni egittologi senza scrupoli, la scienza - quella vera - continua a fornirci invece numerose prove inconfutabili che sospingono sempre più all'indietro nel tempo l'autentica data di inizio della civiltà umana o, meglio, dell'attuale ciclo di civiltà: è giunta infatti nei mesi scorsi la notizia della scoperta di una vera e propria "Stonehenge tedesca", ovvero di un gigantesco "osservatorio astronomico di pietra" che gli scienziati hanno fatto risalire come minimo al 4996 prima di Cristo (cioè all'incirca a 7000 anni fa).

Questo straordinario osservatorio preistorico, circolare ed estremamente simile a quello famosissimo (e datato da alcuni al 4000 e da altri addirittura all'8000 a.C.) situato a Stonehenge in Inghilterra, è stato individuato a Goseck, nella provincia di Saxe-Anhalt, a 180 chilometri a sud-ovest di Berlino: si tratta di un cerchio di 75 metri di diametro, contraddistinto da tre aperture. A scoprirlo, grazie all'analisi di una serie di fotografie aeree, è stato un astronomo della Università della Ruhr che ha la sede a Bochum, Wolfhard Schlosser, il quale ha anche spiegato che "in origine questo luogo doveva essere fatto con tutta una serie di anelli concentrici di pietre o di pali che formavano come delle pareti interne, che potevano essere superate solo passando per le tre aperture o “vie sacre” che lo attraversavano".

"Sul fatto che si tratti di un osservatorio astronomico, sul genere di quello inglese di Stonehenge, poi non ci sono proprio dubbi, in quanto, se nel giorno del solstizio d'inverno una persona si piazza al centro esatto del cerchio principale, guardando nella direzione della porta sud-est potrà vedere il sorgere del Sole, mentre se poi al momento del tramonto la stessa persona si porrà nel mezzo del passaggio situato a sud-ovest, proprio da lì vedrà invece tramontare il Sole".

Insieme a Schlosser il sito di Goseck sta venendo ora studiato anche dall'archeologo della Facoltà di Archeologia dell'Università di Halle Francois Bertemes, il quale si sta soprattutto occupando di alcuni reperti (teschi di bovini, ossa umane bruciate, eccetera) rinvenuti scavando all'interno del cerchio sacro.

Già dalle prime analisi comunque tanto gli archeologi che gli astronomi si sono trovati concordi nell'attribuire a tutto il sito l'età minima di 7000 anni (Goseck risalirebbe dunque al 5000 a.C.), e si tratta di un fatto molto importante perché dimostra che già in quell'epoca remotissima nell'Europa del Nord c'erano popolazioni in grado di compiere complicati calcoli astrali. Inoltre è anche sicuro, dato il fatto ormai accertato che i due siti (quello tedesco e quello in Inghilterra) sono pressoché identici, che chi ha costruito l'osservatorio di pietra l'osservatorio di pietra di Goseck doveva per forza possedere il medesimo tipo di conoscenza stellare che avevano anche i creatori dell'identico "calendario naturale" di Stonehenge... o forse addirittura si trattava proprio della medesima gente.

Ma se quel tipo di conoscenze cosmiche e calendariali erano già pienamente sviluppate in Germania intorno al 5000 prima di Cristo, quand'è che la civiltà di quelle popolazione sconosciuta ha avuto il suo inizio? La risposta ovvia è: almeno 1000 o 2000 anni prima di quella data, di sicuro... e quindi questa ovvia constatazione ci obbliga per forza a dover ipotizzare per la nascita della civiltà in Germania e in Inghilterra, ovvero qui nella nostra Europa, una data verosimilmente intorno al 6000 o al 7000 prima di Cristo, dimostrando così che non è assolutamente vero che la prima società evoluta è stata quella sorta intorno al 3500 in Medio Oriente... come del resto in molti oramai da tempo hanno capito.

La Montagna Sacra

Sempre a Goseck, o meglio nei suoi dintorni, è avvenuta un'altra scoperta importante. Questa è infatti una zona della Germania che sta riservando grandi sorprese agli archeologi e, soprattutto, agli archeoastronomi, almeno da quando questi ultimi si sono messi finalmente ad esaminarla con attenzione: qui infatti fin dai tempi più remoti esistono leggende di popoli fantastici e molto evoluti, vissuti in epoche perdute ma che sarebbero stati comunque già in possesso di profonde conoscenze scientifiche.

Poco più a nord, del resto, dove incominciano le acque del mare del Nord, la popolazione locale si tramanda da sempre antichissime storie che raccontano di come un tempo quell'oceano gelido non fosse affatto freddo; inoltre, quelle stesse tradizioni ci dicono che una volta quel mare iniziava molto più a nord: dove oggi ci sono i suoi flutti, per centinaia e centinaia di chilometri invece un tempo c'erano solo grandi distese di terra piene di insediamenti umani, finché un giorno il mare si rovesciò di colpo sulle pianure ricoprendole per sempre.

E non si tratta solo di fiabe o di racconti mitici completamente privi di riscontri: nel numero di settembre del 2003 di "Mistero" abbiamo raccontato per esempio delle tante ciclopiche rovine individuate sott'acqua proprio in quelle zone del Mare del Nord, al punto che più di uno studioso ha avanzato l'ipotesi che lì potesse addirittura sorgere la mitica Atlantide oppure la favolosa Thule perduta tanto vagheggiata dai gerarchi nazisti...

Il medaglione di Nebra

Tornando a parlare più strettamente di Goseck, è comunque indispensabile ricordare che questa località si trova molto vicina anche a un'altra grande area leggendaria della Germania, quella dove sorge il monte Brocken, un enorme grumo di roccia che in molti miti teutonici viene identificato come la dimora degli dèi supremi dell'estrema antichità. Si tratta di una vicinanza, quella esistente tra il Brocken e il sito di Goseck, che davvero a noi non sembra casuale: quella montagna, celebre per i suoi fantasmagorici e quasi magici tramonti dai mille colori, si trova infatti a soli 80 Km di distanza dal luogo dove è stato edificato lo straordinario osservatorio astronomico in pietra del 5000 prima di Cristo, ed è quindi più che probabile che i due luoghi facessero parte, per le popolazioni antiche, di un unico, vasto sito sacro.

Quasi nessuno studioso, di conseguenza, ha potuto ritenere casuale o "non collegata" la scoperta di un antico monile "astrale" che è stato dissepolto da alcuni "tombaroli" in un terreno situato ad appena 25 Km da Goseck, nei dintorni di un minuscolo villaggio chiamato Nebra. Il "medaglione di Nebra", come è stato subito soprannominato questo singolare reperto, è un suntuoso disco di bronzo di 32 cm di diametro tutto costellato di cerchi, di puntini e di croci dorate, caratteristiche singolari nelle quali gli archeoastronomi hanno riconosciuto una rappresentazione schematica della Luna e delle Pleiadi, mentre i due mezzi archi di cerchio persenti sul medaglione raffigurerebbero il percorso del Sole al di sopra dell'orizzonte: in particolare, gli archeoastronomi hanno dichiarato che lo scarto esistente tra le estremità inferiori di questi due semi-archi (di cui il primo indica il sorgere, e l'altro il tramontare del Sole nel giorno del solstizio d'inverno) sarebbe assolutamente identico (ovvero pari a 97,5 gradi) a quello esistente tra le due grandi porte meridionali situate nel gigantesco osservatorio astronomico di pietra scoperto a Goseck.

E' evidente, quindi, che esisteva un'assoluta corrispondenza tra il "Medaglione di Nebra" e il gigantesco "osservatorio litico" di Goseck!


Il "Medaglione di Nebra"

Ma è stata proprio l'inconfutabile esistenza di questo "legame" o "corrispondenza" tra il Medaglione" e il sito megalitico di Goseck a creare nuovi problemi agli studiosi. Se infatti anche il "Medaglione" fosse stato datato al 7000 prima di Cristo, data l'elevata qualità della sua fattura, questo fatto avrebbe obbligato gli archeologi a creare tutta una nuova struttura temporale per la storia e l'evoluzione della razza umana. E questo è proprio quello che nelle università europee si vuole invece evitare di fare a tutti i costi... almeno finché sarà possibile continuare all'erompere della verità.

Così, per cavarsi d'impaccio, gli archeologi hanno deciso che il "Medaglione di Nebra" deve venire fatto risalire a un'epoca molto più tarda (e quindi per loro assai più accertabile): perciò hanno sentenziato che quello straordinario monile sarebbe stato forgiato intorno al 3500 prima di Cristo, come appunto abbiamo detto prima. Solo che questa data però costituisce un evidente controsenso, dato l'innegabile stretto collegamento matematicamente confermato che esiste tra il "Medaglione di Nebra" e il grande ossevatorio astronomico in pietra di Goseck che invece sarebbe stato costruito ben... 3500 anni prima!

Ma non c'è da stupirsi tr
oppo di questi controsensi temporali: l'archeologia accademica ne è piena.

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