Un cattivo esempio. Il Centro Giovanile di Chieri (TO)
a cura della Thule Piemonte
Passeggiando per le vie di Chieri (TO) ho deciso di far visita al Centro Giovanile della città, tristemente famoso per cattive frequentazioni ed eventi poco edificanti. Certamente è bene ricordare che non è un centro sociale, ovvero non è uno stabile occupato ma una struttura comunale gestita da ragazzi.
Questo se da un lato può tranquillizzare dall'altro evidenzia il dato allarmante.
ESSO E' FINANZIATO DAI CONTRIBUENTI, che forse non sanno lo stato di indecenza in cui versa. Un centro giovanile, se ben gestito è certamente un'opera necessaria, un luogo ove possono essere organizzate serate educative, formative, nonchè luogo d'incontro, anche ovviamente per scopi ludici, ma soprattutto deve essere punto di riferimento! I soldi sono i nostri e della nostra comunità sono i membri che lo frequentano.
Ho potuto fotografare solo determinate immagini poichè di mattina è chiuso, ma già danno una chiara idea del tipo di frequentazione ma soprattutto di gestione a cui è sottoposto. Inutile dirlo, ma anche qui centra la politica. Un'amministrazione comunale di sinistra non fa nulla per impedire che l'unico luogo pubblico concepito per i ragazzi abbia un'impronta radicalmente di sinistra quando non anarchica. Gli stessi concerti sono manipolati in tal senso; difficilmente hanno la possibilità di esibirsi gruppi che non suonino ska, regge o punk (ma la democrazia e il pluralismo che questi signori tanto propugnano dove vanno a finire?). Non luogo ricreativo ed educativo ma di dissoluzione e ribellione fine a sé stessa, basta vedere l'immagine chiaramente a sfondo sessuale raffigurante una donna farfalla posta sul muro laterale.. Già basterebbe quanto detto per impedire ai propri figli di recarvisi e a chiedere un immediato cambio di gestione in grado di mantenere quantomeno un'impronta apolitica. Ma il problema non si limita alla gestione in sè e si estende a quanti più o meno indirettamente gravitano intorno alla struttura. Il sabato sera e in misura minore nel resto della settimana, il piazzale antistante e la zona limitrofa è sede di spaccio, di consumo di sostanze stupefacenti, di risse. Nemmeno parcheggiare l'auto nelle vicinanze è sicuro, vi sono stati parecchi furti d'auto e atti vandalici ai danni dei frequentatori delle birrerie vicine. Senza alcun motivo apparente una sera venne addirittura fatta scoppiare una bomba carta, che fece tremare le vetrate delle suddette birrerie. Ora sarebbe opportuno porsi la domanda se non sia il caso di chiedersi che cosa facciano i "nostri" figli quando escono la sera e quali strutture la città abbia predisposto per essi, e infine chiedersi se il nostro Bel Paese non abbia già deciso il tipo di impostazione "culturale" e il grado di diseducazione civica i giovani italiani debbano avere. Questo pe r chi ancora conserva gelosamente il suo avvenirismo senza guardarsi intorno.
Vandalismo |
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